La giovane attivista svedese per il clima, Greta Thunberg è intervenuta a Milano per partecipare alla conferenza Youth4Climate, la conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26, riunione dei ministri dell'Ambiente in vista della Cop26, conferenza annuale dell'Onu in programma a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. Sarà questa l'occasione per definire le ultime regole tecniche per il funzionamento dell'Accordo di Parigi su monitoraggio e verifica degli impegni assunti per ridurre le emissioni contro il cambiamento climatico.
Alla conferenza Youth4Climate, sono presenti 400 giovani tra i 15 e i 29 anni, due per ciascuno dei 197 paesi dell'Onu, discuteranno con esperti su tutti gli aspetti della crisi climatica per questa settimana a Milano. Le proposte che saranno avanzate dai giovani saranno messe a disposizione dei successivi negoziati internazionali relativi all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Sulla crisi climatica: "dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla" - ha detto Thunberg. "I nostri leader non agiscono volutamente, e questo è un tradimento. Le emissioni continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche. E dato che non abbiamo soluzioni tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi. Non possiamo più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza. La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla. La speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora". Al termine del suo intervento, Greta ha avuto uno scambio di slogan col pubblico di giovani in sala, in stile comizio. "Cosa vogliamo?", ha gridato. "Giustizia climatica!", hanno risposto ragazze e ragazzi. "E quando la vogliamo?". "Ora!". "Il cambiamento climatico non è solo una minaccia, è soprattutto un'opportunità di creare un pianeta più verde e più sano. I leader mondiali "devono mettere a disposizione più fondi per aiutare le popolazioni dell'Africa che già oggi soffrono i danni maggiori della crisi climatica, nonostante questo continente emetta solo il 3% dei gas serra. Occorrono più finanziamenti, oltre a quelli già promessi nel 2020 e mai dati. È il momento che i leader mondiali smettano di parlare, inizino ad agire e ascoltino i paesi più colpiti" - ha concluso la giovane attivista svedese per il clima, Greta Thumberg.
A Milano, il ministro italiano della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, aprendo i lavori ha detto: "Le proteste dei giovani contro il cambiamento climatico sono utili, ma occorre lavorare insieme per trovare una soluzione. Il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali globali devono essere trattati insieme - ha detto - non esiste un'unica soluzione". "Spero che oltre a protestare, cosa che è estremamente utile - ha aggiunto - ci aiuterete a identificare nuove soluzioni visionali, è questo quello che ci aspettiamo da voi".
Corrado Cimador