I conservatori della Coalizione nazionale hanno vinto le elezioni politiche in Finlandia e il loro leader, Petteri Orpo, sarà con tutta probabilità il prossimo premier, raccogliendo il testimone da Sanna Marin, il cui partito socialdemocratico si è piazzato soltanto terzo, alle spalle del movimento populista dei Finlandesi di Riikka Purra.
A scrutinio ultimato, il successo - pur con distanze minime - è un po' più ampio delle aspettative. La Coalizione nazionale ha ottenuto 48 seggi sui 200 del Parlamento, 46 per i Finlandesi, mentre sono rimasti fermi a 43 i Socialdemocratici. I conservatori di Orpo sono il partito che ha più margini di manovra per formare un governo non solo per aver ottenuto più voti di tutti, ma anche per non aver escluso alcun tipo di alleanza, compresa quella con i populisti Finlandesi.
Con il debito nazionale salito oltre il 70% del Pil (percentuale alta a confronto con i Paesi nordici), l'economia stagnante e l'inflazione all'8,8%, la Coalizione nazionale ha incentrato la sua campagna elettorale sulla necessità di tagli alla spesa pubblica, accusando la premier Marin di aver eroso la tradizionale solidità economica della Finlandia. I due partiti condividono invece un'ambiziosa agenda climatica. Terzo incomodo e possibile junior partner di Orpo potrebbero però anche essere i Finlandesi di Riikka Purra. Con la Coalizione nazionale il partito populista condivide una ricetta economica di tagli alla spesa pubblica, ma non la stretta sull'immigrazione, considerata necessaria dai conservatori per far fronte alla carenza di manodopera. Posizioni diverse anche sul clima.
I negoziati per la formazione del governo inizieranno dopo l'elezione dello speaker del Parlamento, il 12 aprile, e potrebbero richiedere settimane, se non mesi.
Valerio Fabbri