E' trascorso in modo tranquillo e festoso il Gay Pride di Sarajevo, il primo in assoluto a venir organizzato in Bosnia Erzegovina. Nel Paese l'omofobia è ancora molto presente specie negli ambienti nazionalisti e ultra-religiosi. Alcune centinaia di persone hanno organizzato anche una contro-manifestazione esibendo uno striscione con la scritta: "Sii gay, ma non dirmi che è OK". Il corteo del Gay Pride invece ha raccolto una moltitudine di giovani di varie etnie - circa tremila - che, tra canti e balli, hanno scandito slogan come "Ima izać" - "E' tempo di uscire (allo scoperto)", oppure "Ja BIH slobodo" - Io vorrei la liberta'", dove la parola BIH - oltre a significare vorrei - è pure l'acronimo di "Bosna i Hercegovina". Scrive il commissario europeo per l'allargamento Johannes Hahn su Twitter: "La manifestazione odierna rappresenta un passo importante della Bosnia Erzegovina verso il rispetto dei diritti umani di tutti i suoi cittadini, compresi gli omosessuali che - sottolinea - hanno diritto a vivere non minacciati o discriminati". (red)
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca