Quasi tre mila persone sono state arrestate nella capitale iraniana Teheran in oltre una decina di giorni di proteste. Le violente dimostrazioni sono conseguenza della morte della giovane mentre si trovava in custodia della polizia morale, che l'aveva arrestata perche' non portava il velo nel modo appropriato. Lo ha reso noto il sito indipendente Iran Wire citando fonti delle famiglie delle persone arrestate, secondo le quali i prigionieri sono stati messi sotto chiave in varie carceri della capitale iraniana ma anche in altri edifici. Secondo l'agenzia ufficiale iraniana IRNA dodici persone sono state arrestate dalle Guardie della Rivoluzione nella provincia di Gilan con l'accusa di avere tenuto una serie di incontri segreti al fine di organizzare nuove proteste violente. Le proteste continuano in numerose citta' del Paese. Secondo quanto riferito dal gruppo con sede a Oslo, in Norvegia, Iran Human Rights, 76 persone sarebbero rimaste uccise durante le dure repressioni della polizia contro i manifestanti, mentre l'organizzazione indipendente statunitense Committee to Protect Journalists e Reporters Sans Frontieres hanno denunciato l'arresto di diciotto giornalisti che stavano seguendo i disordini. Intanto, di fronte alla violenta repressione delle manifestazione dei dissidenti in Iran, il Ministero degli Esteri tedesco ha convocato l'ambasciatore iraniano. Lo ha riferito un portavoce ministeriale precisando che tutte le opzioni di risposta politica saranno discusse rapidamente a livello europeo. La scorsa settimana il Ministro degli Esteri di Berlino Baerbock aveva dichiarato che la Germania portera' il caso della morte della giovane iraniana davanti al Consiglio per i Diritti Umani ONU.
Franco de Stefani