Foto: EPA
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Israele ha convocato l'ambasciatore russo accreditato a Tel Aviv per avere chiarimenti dopo le dichiarazioni del Ministro degli Esteri di Mosca Lavrov. Continuano le polemiche per le dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista televisiva. Il Ministro israeliano Lapid ha dichiarato che certe affermazioni sono imperdonabili, oltraggiose, e che il piu' basso livello del razzismo contro gli ebrei e' di accusarli di antisemitismo. In seguito alle gravi osservazioni del Ministro degli Esteri russo Lavrov il Ministero degli Affari Esteri ha convocato l'ambasciatore di Mosca in Israele per un incontro di chiarimento con il Vice Direttore generale per gli Affari Euroasiatici. Lo ha evidenziato in una nota lo stesso Ministero mentre il Ministro degli Esteri Lapid ha definito la dichiarazione oltraggiosa e imperdonabile oltre che un errore storico. Le reazioni negative continuano a susseguirsi. Sdegno e riprovazione sono giunti anche da parte di altre autorita' israeliane, politiche e non, tra cui il Presidente del Museo della Memoria di Gerusalemme Dayan che le ha definite pericolose e degne di ogni condanna. Dayan, nel corso di un'intervista, ha precisato che a causa di un elemento oscuro relativo alle origini del nonno di Adolf Hitler da parte paterna si sono costruite teorie cospiratorie infondate secondo cui lo stesso Hitler sarebbe stato ebreo, e che di conseguenza viene sostenuto che sono ebrei coloro che hanno sterminato gli ebrei nella Shoah. Dayan ha deprecato duramente l'affermazione secondo cui il Presidente ucraino Zelensky sarebbe lui stesso un nazista, affermando che si tratta di un insulto e un duro colpo inferto alle vittime del vero nazismo. Secondo Dayan il senso delle parole di Lavrov capovolge la Shoah. Il Segretario statunitense Blinken ha dichiarato dal canto suo che il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa. Il leader dei democratici al Senato Schumer ha definito nauseanti le frasi di Lavrov accusando la Russia di voler giustificare la brutale invasione dell'Ucraina con una squilibrata teoria del complotto.

Franco de Stefani