124 miliardi di dollari saranno donati in beneficenza nel corso della vita di Jeff Bezos: è questo il futuro del patrimonio del fondatore di Amazon, una fortuna quasi dimezzata rispetto agli anni scorsi, dopo il calo del 40 per cento del valore delle azioni, ma comunque un patrimonio ingente, che Bezos, in una rarissima intervista, ha annunciato di voler gradatamente donare in beneficenza nel corso della sua vita.
Bezos in passato era stato oggetto di critiche per il suo scarso impegno per il sociale, e si era rifiutato di firmare un documento, proposto da miliardari come Warren Buffett e Bill Gates, che puntava a dare la maggior parte dei rispettivi patrimoni in beneficenza. Il fondatore di Amazon non ha detto dove intenda destinare le donazioni, limitandosi a indicare la lotta al cambiamento climatico, oltre a elargizioni istituzioni come lo Smithsonian’s Air and Space Museum.
Tutto molto bello fino questo punto, se non fosse che, contemporaneamente all’annuncio filantropico di Bezos, Amazon ha annunciato il taglio di 10 mila dipendenti: si tratta solo del 3 per cento della forza lavoro, ma comunque sono 10 mila persone che rischiano di rimanere senza uno stipendio dall’oggi al domani.
Bezos, che sembra tenere molto all’ambiente ma un po’ meno al futuro dei suoi dipendenti, ha confermato la notizia: il colosso americano dell’e-commerce starebbe per dare il via al più grande taglio del personale della sua storia, principalmente nei settori che riguardano l’organizzazione dei dispositivi Amazon. La tendenza al taglio del personale ha peraltro contagiato anche altri colossi dell’informatica, come Meta o Twitter.
Alessandro Martegani