Da decenni Erasmus è il programma che ha aperto ai giovani le porte dell’Europa, una possibilità per studiare all’estero, entrare in contatto con metodi di studio e coetanei di altri paesi europei, e magari di avviare contatti utili per entrare nel mondo del lavoro.
Una delle mete più ambite era naturalmente la Gran Bretagna, ma la Brexit sta per cambiare radicalmente anche le possibilità d’interscambio: il governo britannico ha infatti confermato la volontà di far uscire il Regno Unito anche dal programma Erasmus, bocciando un emendamento alla legge di ratifica della Brexit, che puntava a mantenere invariato il programma d’interscambio studentesco.
Boris Johnson aveva del resto promesso una forte limitazione alla libertà di movimento automatica fra Unione Europea e Regno unito, e la ridiscussione di Erasmus rientra in questo quadro.
La decisione è stata accolta con disappunto dagli studenti attualmente impegnati nel programma, e dai rappresentanti delle istituzioni accademiche in Europa.
Da Londra è arrivata però una parziale rassicurazione del sottosegretario all'Istruzione e all'università Chris Skidmore, che ha ricordato come “il voto non significhi che la Gran Bretagna lascerà per sempre Erasmus dopo l'uscita dall'Unione europea”. “La partecipazione del Regno Unito ad Erasmus - ha detto - farà parte dei nostri negoziati futuri con l'Unione europea”.
Alessandro Martegani