Elon Musk il geniale e a volte controverso patron della Tesla ha dato un valore alla "libertà di parola". 44 i miliardi di dollari che ha si è impegnato ad investire per l'acquisto di Twitter, uno dei social media più popolari, che a suo dire avrebbe ancora un grande potenziale non ancora sfruttato.
Subito dopo l'annuncio dell'acquisizione, Musk in un tweet ha scritto: "Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa la libertà di parola". Immediata la reazione della Casa Bianca, da tempo preoccupata per la mancanza di controllo su ciò che viene postato on-line, che ha ricordato il potere che queste piattaforme hanno sulla vita quotidiana delle persone, tanto da poter essere ritenute responsabili dei danni che vengono causati all'intera società con la diffusione di false notizie e discorsi d'odio.
Un altro affondo a Musk è arrivato dal fondatore di Amazon Jeff Bezos che ha insinuato che con il cambio di proprietà di Twitter la Cina avrebbe allargato la sua sfera di influenza, visto che Tesla dipende da Pechino per il suo grande mercato e le batterie al litio.
Con la chiusura dell'accordo, prevista entro il 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e a diventare una società privata interamente controllata da Musk, che deve ancora definire nel dettaglio piano industriale e strategie della piattaforma social.
Barbara Costamagna