"Siamo impegnati in discussioni serie" tra Israele e Hamas. Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, precisando che sono state presentate idee e sono state date risposte "da entrambi le parti" e "questo è motivo di ottimismo".
Secondo quanto reso noto finora, Tel Aviv ha presentato una proposta attraverso Qatar e Egitto, che avrebbe portato ad una tregua temporanea di due mesi in cambio del rilascio graduale dei restanti 136 ostaggi a Gaza. Una proposta però respinta da Hamas, secondo quanto riferiscono l'Egitto e i media israeliani, perché non tiene conto della richiesta del movimento palestinese di porre fine alla guerra. Si tratta comunque di una proposta migliore rispetto a quelle presentante da Israele finora.
Il portavoce del governo israeliano intanto ha ribadito la posizione del Paese su una possibile intesa di tregua, ovvero che Tel Aviv non ha intenzione di accettare un accordo sul cessate il fuoco che lasci i suoi ostaggi a Gaza o che preveda che Hamas rimanga al potere nella Striscia. Secondo il portavoce sono comunque in corso sforzi per ottenere il rilascio degli ostaggi; le vite di queste persone sono in bilico, ha sottolineato.
Al contempo l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha detto che è necessario "cominciare a parlare in maniera automatica dell'applicazione dei due Stati". Secondo le sue parole, inoltre, deve essere chiaro che "Israele non ha alcun diritto di veto all'autodeterminazione del popolo palestinese, riconosciuta dalle Nazioni Unite".
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