95 anni fa a Parigi nasceva l'Unione Internazionale dei Radio Amatori, la prima rete internazionale del settore. Il mondo nel frattempo è cambiato, ma le onde radiofoniche rimangono un vettore importante di informazione e intrattenimento, usato sia dai radioamatori che dalle emittenti nazionali e locali.

In epoca di quarantena e coronavirus, anche le dinamiche comunicative sono cambiate, non solo per le grandi emittenti strutturate. Radio Hinterland è probabilmente l'unica radio locale presente nel Milanese, cioé una delle zone più colpite dalla pandemia: "Si tratta di una radio comunitaria nata a Binasco, in provincia di Milano, nel lontano 1978 - spiega il giornalista Gianluca Prudenti - di fatto è una delle poche ad essere rimasta tale in Lombardia a livello di dimensione e di obiettivo: ai tempi del coronavirus, una radio locale deve fare informazione in maniera molto intelligente. Non serve andare a ricalcare quello che fanno i network, siti o giornali mainstream: bisogna fare informazione in modo peculiare rivolgendosi soprattutto al territorio. Quindi, per esempio, sentendo i sindaci, per capire quanti casi positivi ci sono comune per comune, e le associazioni, come la Croce Rossa o la Croce Bianca".

"Bisogna essere capillari e presenti sul territorio per tornare a essere un punto di riferimento - prosegue il conduttore di Radio Hinterland - in un'epoca che per le radio può essere anche un'opportunità rilevante, anche per via di un'importante dimensione sociale: molte persone, soprattutto anziane, non riescono ad accedere ai siti internet che aggiornano in tempo reale, per cui noi riusciamo a fornire loro informazioni che non troverebbero da nessun'altra parte" conclude Prudenti.

Antonio Saccone

Radio Capodistria Foto: Radio Capodistria/Alan Radin
Radio Capodistria Foto: Radio Capodistria/Alan Radin