Il Presidente serbo Vučič ha nominato Ana Brnabič Primo Ministro per il suo secondo mandato e per guidare un nuovo governo attraverso un periodo che vede crisi ucraina, crisi energetiche e inflazionistiche globali e le tensioni con il Kosovo. La nomina e' giunta oltre 5 mesi dopo che il loro partito, l'SNS, ha ottenuto il maggior numero di voti nelle elezioni. L'annuncio formale dei risultati e' stato ritardato a causa di irregolarita' di voto registrate in un seggio elettorale, che ha impedito la convocazione del parlamento. Vučič ha dichiarato di avere fiducia illimitata nella Brnabič, divenuta la prima donna premier dichiaratamente gay nel 2020. Vučič ha indicato che il nuovo governo dovra' affrontare una profonda revisione nel 2024, 2 anni prima della fine del suo mandato, ma non ha fornito particolari sul tema. Il partito al governo conta 120 seggi sui 250 del parlamento, e dovra' trovare alleati per la formazione del nuovo esecutivo. Brnabič dovra' presentare all'assemblea un nuovo governo e un nuovo programma politico nelle prossime settimane, che dovra' comprendere il bilanciamento della candidatura serba all'adesione all'Unione Europea, il suo principale partner commerciale, con le pressioni per preservare i rapporti con Russia e Cina. Belgrado ha finora rifiutato di aderire alle sanzioni contro Mosca e dipende quasi interamente dal gas russo. Sia Pechino che Mosca sostengono l'opposizione serba all'indipendenza del Kosovo, e le tensioni che ultimamente si sono acuite con Priština, a detta di Vučič, non si sono allentate nonostante la mediazione di Unione Europea e Stati Uniti.
Franco de Stefani