Il vice Presidente statunitense Mike Pence non intende invocare il 25.esimo emendamento e strappare i poteri al Presidente uscente Trump. In una lettera indirizzata alla presidente della Camera dei Rappresentanti Pelosi, Pence ha evidenziato che cio' non e' nell'interesse del Paese o in linea con la Costituzione. La lettera e' giunta mentre in aula era in corso il dibattito sulla risoluzione volta a chiedere allo stesso vice Presidente il ricorso all'emendamento. Il dibattito e il voto alla Camera sono proseguiti e la risoluzione e' stata approvata con 223 voti a favore e 205 contrari. Il via libera pero' e' puramente simbolico dopo il rifiuto di Pence che, oltre a chiudere alla rimozione di Trump, ha esortato la Pelosi e il Congresso a evitare azioni che dividerebbero e infiammerebbero ulteriormente la situazione politica. I democratici si preparano ora a procedere con l'impeachment, e l'elenco dei deputati repubblicani che intendono votare a favore si allunga con il passare delle ore. Finora sarebbero 5 i repubblicani favorevoli all'impeachment. Con soli 8 giorni dalla scadenza naturale del mandato di Trump, la Camera spinge di votare a breve l'articolo accusando il Presidente uscente di avere incitato l'insurrezione alla sede del Congresso nel corso di un discorso avvenuto la scorsa settimana. Cio' scatenerebbe una sfida nel Senato, tuttora a maggioranza repubblicana, ma non e' chiaro se vi sia tempo sufficiente o opportunita' politica per espellere Trump dal suo ruolo. I leader repubblicani al Congresso non hanno fatto pressioni ai parlamentari di votare contro l'impeachment evidenziando che si tratta di una questione di coscienza individuale.
Franco de Stefani