Un portavoce militare di Israele ha dichiarato che i soldati hanno identificato erroneamente tre ostaggi israeliani come minaccia e hanno aperto il fuoco, causando la loro morte. Il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha definito l'incidente come una "tragedia insopportabile".
Intanto nella notte centinaia di persone sono scese in piazza a Tel Aviv per manifestare e chiedere al governo di impegnarsi affinché gli altri ostaggi, ancora in mano a Hamas, vengano rilasciati immediatamente. I dimostranti hanno bloccato la strada principale della metropoli israeliana e sfilato verso il quartier generale dell'esercito con cartelloni raffiguranti le fotografie e i nomi degli ostaggi. Hanno poi gettato vernice rosa lungo la strada e criticato il governo Netanyahu perché non sta facendo abbastanza per la loro liberazione: "Per loro il tempo sta finendo, riportateli a casa adesso", uno degli slogan scanditi. I manifestanti hanno inoltre chiesto un nuovo accordo sul rilascio degli ostaggi, in modo da impedire incidenti mortali simili.
L'esercito di Israele si è detto dispiaciuto per il tragico incidente ed ha garantito che in futuro farà più attenzione: "Abbiamo ordinato ai nostri soldati di essere particolarmente prudenti quando incontrano persone in abiti civili", ha detto un portavoce militare. Ha poi spiegato che spesso i miliziani di Hamas indossano abiti civili, il che può creare confusione. Ha però assicurato che l'incidente non diminuirà la determinazione dell'esercito di Israele a distruggere Hamas.
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