Nel discorso agli aderenti della National Rifle Association, Trump ha assicurato che la sua amministrazione e i conservatori al Congresso sono stati eletti per difendere i loro diritti, quelli degli amanti delle armi. Con uno sguardo al passato, il presidente ha ricordato gli attacchi del 13 novembre 2015 a Parigi, sottolineando che il bilancio delle vittime sarebbe stato molto più ridotto se queste fossero state armate. Allo stesso tempo il presidente Donald Trump ha preferito non aprire la delicata questione sulla base dell'età minima per l'acquisto e il possesso delle armi all'interno del territorio degli Stati Uniti, nonostante le proteste sorte in seguito al cambio della legge in merito. In riferimento alla strage di Parkland, in una scuola della Florida, dove il 14 febbraio morirono 17 persone, e soprattutto in riferimento al movimento studentesco contro le armi, nato dopo la strage, il presidente ha sottolineato che è il primo a volere scuole più sicure. La soluzione, secondo Trump, sta quindi nell'armare ed addestrare gli insegnanti, aumentando la presenza di agenti di guardia. Novità che dovrebbe fungere da deterrente per chi in un futuro pensasse di compiere un simile folle gesto. Fondamentali sono stati definiti anche i controlli sui cittadini in possesso di armi e la negazione dei permessi agli individui affetti da disturbi mentali. È la terza volta che Trump parla di fronte alla potente lobby, che lo aveva sponsorizzato durante la campagna elettorale.