Gli Stati Uniti invieranno nuove forze militari in Arabia Saudita. Lo ha annunciato il capo del Pentagono, Mark Esper, precisando che si tratta di forze "che avranno natura difensiva". La decisione è stata approvata dal presidente Usa, Donald Trump, dopo una richiesta di sostegno da parte di Riad. Washington ha inoltre annunciato il rafforzamento delle sanzioni contro la Banca centrale iraniana, definite dal capo della Casa Bianca "le più dure mai imposte ad un Paese".
Intanto il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha affermato che l'attacco saudita al porto di Hudayda, nello Yemen, è un segnale che i sauditi stessi non credono al coinvolgimento di Teheran negli attacchi alle strutture petrolifere dello scorso 14 settembre. In un'intervista all'agenzia Irna, Zarif ha anche affermato che le sanzioni americane contro la Banca centrale iraniana e il Fondo di sviluppo nazionale indicano la "frustrazione" statunitense e la "fine incombente" della sua politica di "massima pressione". L'"inaccettabile" misura di Washington rivelerebbe il tentativo di ostacolare la consegna di generi alimentari e medicine al popolo iraniano. Viola inoltre "tutti gli impegni internazionali, non solo l'accordo sul nucleare del 2015, ma anche i riconosciuti principi internazionali sull'immunità delle banche centrali", ha sottolineato ancora il ministro degli Esteri iraniano.
E. P.