Accanto alle operazioni sul campo, a Kiev l’attenzione è rivolta in queste ore soprattutto a Bruxelles alla vigilia del vertice europeo che deciderà il futuro del cammino verso l’Unione europea dell’Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha esitato a parlare di "una settimana storica” per il paese. "Ciò che vogliamo – ha detto intervenendo in videocollegamento al Global Policy Forum dell'Ispi a Milano - è la fine della guerra”. “Stiamo proteggendo – ha aggiunto - i nostri obiettivi e valori comuni con l'Europa, e per noi questo è un fattore unificante: credo che sia per questo che abbiamo ricevuto lo status di candidato. L'Ue deve solo considerarci un partner alla pari". "
Riguardo le operazioni sul campo Zelensky si è detto convinto che la Russia aumenterà le ostilità contro l’Ucraina e "anche contro altri paesi europei”, e ha chiesto di rafforzare gli invii di materiale umanitario e militare. In queste ore Kiev ha definito “decisiva” la battaglia in corso nella regione di Severodonetsk, "perché i russi – ha detto la viceministra ucraina della Difesa, Anna Malyar - intendono conquistare l'intera regione di Lugansk prima del 26 giugno". Secondo Kiev le forze russe si starebbero ammassando in direzione di Kharkiv, bombardando i depositi di carburante. I russi avrebbero anche lanciato un attacco missilistico nella regione di Donetsk, uccidendo due civili.
Dall’altra parte Mosca accusa l'Ucraina di avere attaccato piattaforme petrolifere nel Mar Nero, al largo della Crimea, e annuncia di aver ucciso 450 soldati ucraini e abbattuto un caccia Mig-29.
Un'analisi del New York Times avrebbe anche rivelato “l'uso diffuso da parte della Russia di armi a grappolo, vietate dai trattati internazionali”.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha incontrato intanto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in vista del vertice Nato di Madrid della prossima settimana, confermando che “la Nato e l’Unione europea sono al fianco degli ucraini che continuano a difendersi – ha aggiunto - dalla brutale guerra della Russia”, e che la Nato continuerà “a supportare a lungo l'Ucraina”.
Alessandro Martegani