Sono ben 29 le offerte per la realizzazione dei lavori principali nell'ambito del progettato secondo binario Capodistria-Divaccia. Sono pervenute alla società 2TDK, che gestisce il progetto stesso, 15 riguardano il troncone che va da Divaccia a San Sergio-Črni Kal e 14 quello che scenderà poi sino alla costa collegando il Porto di Capodistria con l'interno della Slovenia e l'Europa centrale. Un appalto complessivo da 700 milioni di euro. A presentarsi sono state in gran parte società cinesi e turche, offerte sono state presentate anche da 5 società slovene e sono arrivate pure da Italia, Austria e Svizzera. Da segnalare che diverse delle ditte in lizza hanno deciso di presentarsi unite in consorzi, tra cui quelle slovene, inclusa la capodistriana Makro 5. Come unità singole hanno inoltrato l'offerta soltanto due società cinesi e una turca, la stessa che a fine 2019 ha vinto l'appalto per la realizzazione del secondo traforo delle Caravanche. In corsa per la Slovenia come partner guida la società Kolektor presentatasi ai bandi per entrambi i tronconi. Ora la parola passa alla 2TDK che esaminerà le documentazioni, valutando nella prima fase la solidità delle società interessate, questo entro 90 giorni. Al termine verrà resa nota la lista di quelle in grado di farsi carico dei lavori e si aprirà la seconda fase, con il negoziato sui costi. Stando agli scenari più ottimistici la scelta finale dell'appaltatore che avrà presentato le condizioni più vantaggiose sul piano finanziario e di realizzazione dell'opera, dovrebbe arrivare a settembre. Se non perverranno troppi ricorsi dei soggetti scartati, i lavori sulla tratta ferroviaria dovrebbero iniziare nell'ultimo trimestre dell'anno. Il governo e il ministero della funzione pubblica hanno deciso di modificare alcune leggi vigenti, proprio per consentire di giungere alle ditte appaltatrici e all'apertura dei cantieri in tempi relativamente più rapidi, impedendo in questo modo il ripetersi dei reiterati ricorsi per simili opere avvenuti in passato.
Delio Dessardo