Con il record di tamponi effettuati, 2560, sono aumentati anche i contagi, 79 nelle ultime 24 ore, il che rappresenta il numero giornaliero più alto dall'inizio dell'epidemia, supera infatti di sei unità il record precedente registrato il 26 marzo. 590 sono attualmente in Slovenia i contagiati attivi, 33 le prsone ricoverate in ospedale, di cui 4 in terapia intensiva. Ieri nessun decesso per cause legate al coronavirus, il bilancio resta fermo a 135.

I comuni maggiormente interessati dai nuovi casi sono Maribor, con più 12 infetti, Lubiana con 10, Kranj con 4 a seguire altre città, in totale una quarantena. Nessun contagio è stato confermato lungo la fascia confinaria con l'Italia e nello specifico nelle municipalità di Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano. Quasi tutte le fasce di età contribuiscono alla propagazione dell'infezione, ad eccezione di quella tra 0 e 4 anni, mentre si registra un aumento dei contagi nei bambini in età prescolare e scolare, adolescenti e giovani adulti. Non sono risparmiati neppure gli over 85.

L'aumento esponenziale dei contagi va attribuito al numero altissimo di test del tampone effettuati, ha rilevato il portavoce del Governo per l'emergenza Covid19 Jelko Kacin, alla riapertura delle scuole e alle attività economiche tornate a pieno regime. E' risalita la curva dei contagi tra la popolazione anziana, soprattutto tra gli ospiti delle case di riposo, e saranno pertanto necessarie misure aggiuntive per contenere la diffusione del virus in queste strutture come nelle istituzioni scolastiche.

L'incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni è salita a 28,35 contagi ogni 100mila abitanti. Come spiegato da Nuška Čakš Jager, dell'Istituto nazionale di salute pubblica, nella seconda ondata il numero dei contagi giornalieri è relativamente alto, dove sono fortemente saliti il numero di casi di contagio locali e quelli di origine sconosciuta. E' cresciuto inoltre il numero di contagi riguardanti persone già in quarantena che dal 3% è passato all'11%.

Dei nuovi contagi 18 hanno interessato le residenze per anziani, di cui 15 gli ospiti stessi; mentre per quanto riguarda le scuole sono risultati positivi, nell'ultima rilevazione, 10 alunni e 2 insegnanti. Kacin ha escluso la possibilità che vengano nuovamente chiuse le scuole e che si passi al modello C che prevede la didattica a distanza; i problemi nelle scuole vengono risolti a livello locale, con la chiusura delle singole classi e la conseguente quarantena per gli allievi e i docenti a rischio.

Nella giornata di martedì sono stati 2 i casi importati, una di rientro dalla Croazia e uno dalla Grecia, e un cluster di importazione dall'Austria. Vienna ha già superato la soglia di sicurezza dei 40 contagi ogni 100 mila abitanti nelle ultime 2 settimane che la farebbe slittare sulla lista rossa dei paesi a rischio covid, ma la Slovenia non intende ancora declassare Vienna, ha detto Kacin perchè non sta superando la quota dei 3 contagi di rientro settimanali. (ld)

Foto: BoBo
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