Foto: Blaž Gutman
Foto: Blaž Gutman

La mostra “Quarta Generazione” di Michelangelo Pistoletto appena inaugurata a Lubiana è come l'artista stesso: Un mix di entusiasmo, esplosività, e ovviamente creatività distribuita sui quattro piani della Cukrarna, sulle rive della Ljubljanica, dove sono in mostra i lavori più caratteristici di un artista poliedrico alla soglia dei 90 anni.

Accompagnata dal ritmo di delicate atmosfere musicali gitane, c'era grande attesa negli spazi espositivi dell'ex zuccherificio cittadino, che si sta lentamente affermando come importante centro espositivo per gli artisti contemporanei. Molti i giovani presenti, con gli studenti dell'Accademia di belle Arti che hanno contribuito alla mostra. Molti anche i galleristi e gli artisti venuti da Vienna e Zagabria per ammirare l'arte povera di Pistoletto che egli stesso descrive come un ritorno alle radici e alla essenzialità per far germogliare l'arte come germoglia la natura. In altre parole, l'arte è un tramite tra mondo naturale e mondo artificiale.

Di grande impatto anche la selezione dei ben noti “Quadri specchianti”. Allestita in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura e con l'Associazione per l'Arte Contemporanea Zerynthia di Roma, sotto la supervisione della direzione dei musei civici di Lubiana, “Quarta generazione” ripercorre tutti i principali capitoli della vita artistica di Pistoletto.

La mostra rimarrà aperta fino al 5 marzo.

Valerio Fabbri