Foto: TV Slovenia/Petra Marc
Foto: TV Slovenia/Petra Marc

Il segretario di Stato presso il Ministero per la Difesa, Rudi Medved, ha spiegato che con l'emendamento alla legge sul servizio nelle Forze armate il Ministero desidera aprire le porte all'impiego per coloro che in questo momento hanno finito soltanto la scuola elementare. Durante il lavoro queste persone avrebbero la possibilità di ottenere le qualifiche necessarie, ha affermato ancora Medved. Secondo i dati dell'Ufficio di Statistica, sono 18.000 i cittadini sloveni che hanno finito soltanto la scuola elementare, ovviamente, sempre secondo il segretario di Stato, non sarebbero tutti interessati a servire nelle Forze armate, ogni provvedimento però rappresenta un tassello nel mosaico della costruzione di una composizione permanente dell'Esercito sloveno.
Il capo di stato maggiore delle Forze armate, Robert Glavaš, ha aggiunto che i candidati dovranno ovviamente seguire un addestramento aggiuntivo in vari programmi militari e entro un anno acquisiranno diverse specializzazioni. Tra gli altri provvedimenti per reclutare nuovi soldati, Glavaš ha menzionato ancora la riduzione della durata delle visite mediche e l'impiego di soldati non lontano da casa, per quanto possibile.
Contrari alla proposta di emendamento alla legge sul servizio nelle Forze armate slovene i gruppi parlamentari di Sinistra e Socialdemocratici, anche quelli del Partito democratico e di Nuova Slovenia hanno avuto alcune esitazioni.
Già prima della riunione del Comitato, il Sindacato dei soldati della Slovenia ha scritto in un comunicato stampa di aver impiegato 10 anni per dimostrare in tribunale l’incostituzionalità della legge sulla Difesa. Il progetto di legge sul servizio militare nell'Esercito sloveno, discusso dal Comitato, nella versione precedente prevedeva la soppressione di uno dei due articoli incostituzionali della legge, ma, sempre secondo il Sindacato, quest'ultima versione non affronta affatto l'argomento.


E. P.