L'approvvigionamento di generi alimentari, anche nella seconda ondata dell'epidemia di coronavirus, non sarà messo a rischio. Lo assicura il Ministero dell'Agricoltura di Lubiana. Accumulando scorte i consumatori creano difficoltà ai sistemi commerciali, per l'eccessiva domanda infatti non è possibile riempire in tempo gli scaffali vuoti.
Tuttavia, la proclamazione dello stato di epidemia in Slovenia e la conseguente chiusura di alcuni segmenti, come ristoranti, scuole, asili e altri servizi pubblici, legati alla produzione e alla preparazione di generi alimentari e all'acquisto presso fornitori locali, potrebbe incidere sulle potenziali eccedenze di prodotti invenduti. Anche questa volta quindi il Ministero invita i cittadini ad acquistare per la maggior parte prodotti di stagione, freschi e disponibili sul mercato locale. In questo modo viene garantita l'indipendenza nel settore alimentare a lungo termine, la stabilità dell'agricoltura e dei posti di lavoro nel settore; migliorando, nel contempo, anche la qualità della vita.
Il ministro dell'Agricoltura, Jože Podgoršek, ha spiegato che la situazione nel settore in Slovenia viene monitorata e si prevedono minori difficoltà rispetto a primavera. Podgoršek ha ribadito che - molto probabilmente - non ci saranno grandi difficoltà nell'approvvigionamento di generi alimentari, invitando la popolazione a limitare gli acquisti e a rispettare i provvedimenti anti-Covid, per ritornare al più presto alla normalità. Sempre secondo il ministro, in primavera la crisi-coronavirus ha portato un grande cambiamento nelle abitudini dei consumatori, a cui le aziende agricole non sono riuscite a adattarsi in così poco tempo, creando eccedenze di generi alimentari in alcune zone e carenza in altre.
E. P.