Foto: Reuters
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Gesti concreti di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Durante il concerto di beneficenza "Insieme per l'Ucraina" andato in onda ieri sera e promosso dalla Radiotelevisione slovena in collaborazione con Croce Rossa e Caritas sono stati donati 447.200 euro e la raccolta prosegue anche oggi. Il denaro sarà devoluto tramite le due organizzazioni umanitarie a chi sta fuggendo dalle zone di guerra. Nel frattempo si continua a raccogliere materiale di vario genere a livello comunale, anche nelle municipalità costiere asseme alle sezioni locali della Croce Rossa, da alimenti a lunga durata, kit di primo soccorso o equipaggiamento di soccorso e attrezzatura antincendio.

Il ministro degli interni Aleš Hojs ha annunciato che entro la settimana anche la Slovenia attiverà il meccanismo per il riconoscimento automatico della "protezione temporanea" dei profugi ucraini, direttiva voluta a livello europeo, mai utilizzato fino ad ora, che agevola le procedure in materia di asilo che riconosce tutela immediata in caso di "afflusso massiccio di sfollati provenienti da paesi terzi" che non possono rientrare nel proprio paese. La Slovenia ha addottato la legge nel 2005 ma per attivarla ci vuole un decreto speciale che dovrebbe essere accolto entro venerdì. Sarà applicato a tutti i cittadini, anche non ucraini, che risultavano residenti o avevano l'asilo politico in Ucraina in data 24 febbraio.

Al ministero degli interni fino a lunedì scorso hanno ricevuto 502 richieste di protezione internazionale da parte di cittadini ucraini, il centro di Logatec sta ospitando al momento 135 profughi tra cui 79 bambini. Secondo i dati del ministero della difesa sarebbero arrivati altri 2500 sfollati dall'Ucraina che avrebbero trovato sistemazione e accoglienza presso privati, ovvero amici, conoscenti e parenti che già risiedevano in Slovenia. La polizia valuta che quotidianamente sono diverse migliaia le persone che transitano per il territorio nazionale per raggiungere la destinazione finale, come ad esempio l'Italia principalmente per i ricongiungimenti familiari. La Slovenia potrebbe garantire l'accoglienza a circa 200 mila profughi, ha detto Hojs, offrire aiuto immediato a 20-30 mila persone. (ld)