Nella giornata festiva dedicata alla Vergine Maria, sono stati molti i volontari presenti nelle aree disastrate, per aiutare nell'opera di sanamento. Lunedi, giornata non lavorativa, erano stati circa 12 mila quelli impegnati sul campo dopo essersi registrati tramite l'applicazione Poplave 2023, per dare una mano nelle operazioni di pulizia e sanamento. Altre 2 mila persone circa erano state autorizzate ad entrare nelle aree disastrate per aiutare parenti o amici, oppure per verificare i loro beni dove non hanno la residenza stabile. Il giorno di Ferragosto la Protezione civile ha emesso una trentina di nuovi ordini di lavoro per gruppi di volontari. Secondo il comandante della Protezione civile, Srečko Šestan sono stati circa 3.000 i volontari impegnati nelle aree disastrate.
Per mercoledì, ha spiegato Sandi Curk, della Protezione civile, non sono arrivate richieste per l'arruolamento di altro personale volontario, gli appelli più frequenti riguardano invece l'invio di macchinari pesanti, per la rimozione di rifiuti e fango. In diversi comuni comincerà intanto nei prossimi giorni il censimento dei danni causati dalle alluvioni. In molti casi, per la complessità del lavoro e per l'ampiezza delle aree colpite, arriveranno rilevatori anche da altri comuni, hanno spiegato i sindaci delle municipalità' che hanno subito i danni maggiori. A Kamnik e Črna na Koroškem il censimento inizierà già questo mercoledì, hanno fatto sapere Matej Slapar e Romana Lesjak. Quest'ultima ha spiegato che nella prima fase il censimento riguarderà il centro città, poi si proseguirà con le aree periferiche dove al momento la situazione è tale da non permettere ancora un lavoro adeguato. Il censimento verrà effettuato da speciali commissioni, costituite dalle autorità comunali e che comprenderanno esperti per la valutazione dei danni. Da segnalare infine che la Croce Rossa della Slovenia ha ricevuto in prestito dalla federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa cinque autoveicoli, fuoristrada a 4 ruote motrici, in grado di raggiungere con più facilità le aree colpite dalle alluvioni e accessibili con difficoltà. I veicoli saranno a disposizione per sei mesi. Saranno operativi principalmente in Carinzia e nell'alta valle della Savinja.
Delio Dessardo