Una situazione molto problematica quella nella quale versa l'ente pubblico radiotelevisivo, è questo il quadro emerso alla riunione del Comitato cultura; la perdita entro fine anno ammonta a 10,5 milioni di euro lo ha spiegato il Presidente del Consiglio di amministrazione dell'ente Zvezdan Martič, rilevando che la metà circa di questo buco è da imputare alla riduzione delle entrate e dall'aumento delle spese. Considerando che nei prossimi due anni sono previsti due grandi eventi da coprire, gli europei di calcio e le olimpiadi, e l'aumento del costo del lavoro il deficit dovrebbe aumentare a 23 milioni di euro. "dieci milioni andrebbero coperti dall'accordo siglato con il governo mentre 13 rimangono privi di copertura" ha detto Martič, ventilando l'ipotesi di effettuare tagli ai costi variabili, risparmiando così 8 milioni di euro, resterebbero così scoperti 5 milioni. "Per questo motivo i due grandi progetti sportivi, in questo momento, non hanno garantiti i fondi necessari" ha spiegato Martič. "Siamo consapevoli che il finanziamento deve essere regolamentato in modo sistemico, motivo per cui abbiamo concordato con il consiglio di amministrazione riunioni periodiche a partire da gennaio" ha precisato Marko Rusjan, segretario al Ministero della cultura "il servizio pubblico disciplinato dalla legge deve restare tale" ha detto aggiungendo che va trovata una soluzione al finanziamento dell'orchestra sinfonica e del Big Band, in questo momento classificati come un'attività di mercato. "Ci troviamo di fronte a scelte impossibili che significano una morte a rate" lo ha detto invece il presidente del Consiglio di RTV Slovenia, Goran Forbici, ricordando che è passato un anno dal referendum sull'RTV. Nella fase di redazione dei piani di programma e finanziario sono emersi gli errori commessi dalle dirigenze passate, il che rende impossibile trovare delle soluzioni in mezzo anno per un'istituzione con 2000 dipendenti, 10 unità, 700 posti di lavoro e tre sindacati. Ricordando che non è più possibile ricorrere alla vendita delle azioni dell'Eutelsat e che il canone non ha subito alcun aumento dal 2012 nemmeno mentre praticamente tutte le spese sono aumentate compresa l'inflazione e le retribuzioni dei dipendenti. Forbici ha poi invitato ad un'immediata discussione sul futuro modello di finanziamento dell'ente, delle soluzioni andrebbero armonizzate entro la fine dell'anno, ma l'RTV necessità una soluzione immediata. Nella proposta presentata da Forbici per la legge d’intervento propone un pagamento del canone adeguato alle fasce economiche d’appartenenza, di conseguenza le fasce socialmente deboli andrebbero a pagare di meno, mentre l’orchestra sinfonica, la Big Band e i programmi per le minoranze acquisirebbero lo status di servizi pubblici. L'ex direttore Igor Kadunc ha invece detto che era chiaro a tutti che l'ente avrebbe necessitata di più soldi "Non è successo niente di imprevedibile, perché non è successo niente lo sapete meglio voi" ha detto rivolgendosi ai parlamentari.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO