Foto: BoBo
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Tre i candidati in lizza per Ancarano, Zoran Pavić di Slovenia per sempre, Ivan Klun di Uniti per Ancarano e il sindaco uscente, Gregor Strmčnik di Amiamo Ancarano. Ancarano un comune nuovo nel quale si è concluso il primo mandato. Un comune giovane nato per volontà degli abitanti che hanno deciso il distacco da Capodistria ha detto Zoran Pavić, il quale ha detto di aver deciso di candidarsi in quanto ritiene che nel primo mandato si poteva fare di più. Ivan Klun di Uniti per Ancarano si è scusato con l’uscente Strmčnik per aver maldestramente plagiato parte del programma presentato quattro anni fa; Strmčnik risentito a proposito ha detto che si attendeva delle scuse formali e non via posta elettronica. Secondo Klun Ancarano dovrebbe sfruttare meglio la sua posizione strategica tra il comune di Capodistria e i comuni Italiani, soprattutto quello di Muggia, mentre Strmčnik ha parlato di un primo mandato in salita, dove il comune doveva diventare operativo a tutti gli effetti. Il processo non è del tutto concluso ma l’amministrazione comunale è operativa e i servizi offerti funzionano. Secondo noi ci voleva invece un approccio più aggressivo, sostiene Zoran Pavić, riferendosi alle controversie territoriali con il Comune di Capodistria e la consegna delle documentazioni catastali. Il Comune di Ancarano è rimasto prigioniero dei pessimi rapporti tra i sindaci di Ancarano appunto e Capodistria, spiega Pavić. Rapporti che Strmčnik reputa corretti a livello istituzionale. Sul tema della presenza della Cni, Klun dice di promuovere l’italiano soprattutto a livello scolastico ottimizzandone l’insegnamento, comprendiamo a pieno le esigenze della minoranza dice Pavić, mentre Strmčnik illustra i passi fatti nel primo mandato al fine di garantire il livello di tutela previsto dalla legge. I tre candidati, concordi nell’aiutare le persone richiedenti asilo, perlopiù singole famiglie, si dicono contrari al progetto del centro d’asilo previsto ad Ancarano in una zona considerata di alto potenziale turistico. E infine per quanto riguarda il tema della convivenza con il Porto di Capodistria, Strmčnik dice che l’attività del Porto nel rispetto delle normative è la benvenuta, il Porto è una risorsa che genera progresso dice invece Pavić, mentre Klun si dice contrario alla costruzione del terzo molo.