Foto: BoBo
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Dopo un periodo di stallo durato cinque mesi le autorità competenti hanno riferito di essere pronte a proseguire con l’inchiesta. Ricordiamo che la denuncia, sporta dall’ormai ex Ministra degli interni Tatjana Bobnar è nata in seguito a presunte ingerenze indebite esercitate su quest’ultima e altri dipendenti del ministero da parte del Premier Robert Golob, nella procedura di reclutamento della polizia. La sospensione dell’indagine era stata causata da due principali ostacoli: l'impossibilità di fornire al Premier Golob un accesso completo al fascicolo, a causa delle riserve della Procura speciale dello Stato e la mancanza di un quorum all'interno della Commissione stessa. Tuttavia, la situazione è cambiata radicalmente: in primo luogo, la Procura ha revocato le sue riserve, consentendo alla Commissione per la prevenzione della corruzione di garantire al Primo Ministro tutti i diritti procedurali, incluso l'accesso completo al dossier relativo alle indagini. In secondo luogo, la nomina di nuovi membri tra cui la vicepresidente Tina Divjak, che apporta un nuovo slancio all'inchiesta e riacquista la capacità di deliberare in modo valido. La decisione di riprendere gli accertamenti è stata presa all'unanimità dai membri dell’Ufficio preposto, che hanno riconosciuto l'importanza di fare piena luce sui fatti contestati. La Commissione ha reso nota la sua decisione e ha trasmesso al rappresentante del Primo Ministro l'atto deliberativo e la documentazione pertinente. Nelle prossime fasi, si procederà all'interrogazione di Robert Golob e dei testimoni, e sarà possibile acquisire ulteriori elementi probatori se necessario. L'obiettivo finale è quello di accertare in modo definitivo se sussistano gli elementi per confermare o smentire i sospetti di violazione dell'integrità, così da poter concludere il procedimento in modo oggettivo e imparziale.

Slovenski premier Robert Golob ob prihodu na srečanje. Foto: AP
Slovenski premier Robert Golob ob prihodu na srečanje. Foto: AP