Il premier Marjan Šarec non ha dubbi: il forte aumento del contributo forfettario per i comuni nei prossimi due anni, confermato venerdì dal Comitato parlamentare alle Finanze, altererebbe notevolmente la struttura del Bilancio, creando problemi alla stabilità dei conti. La doppia Finanziaria non è stata ancora approvata, fino ad allora, cosi Šarec, sarà possibile apportare delle modifiche. Venerdì, lo ricordiamo, il comitato aveva all'ordine del giorno proprio i documenti di bilancio ed ha approvato anche la proposta presentata dai gruppi parlamentari del Partito Democratico e di Nuova Slovenia, che prevede l'aumento della quota forfettaria pro capite da 588 a 658 euro il prossimo e a 668 euro nel 2021. Qualora la legge sull'esercizio dei Bilanci venisse approvata in questa forma anche dall'Aula, significherebbe andare in rosso, con spese di bilancio superiori alle entrate e conseguente violazione del Patto europeo di Stabilità e crescita. In relazione a quanto successo al comitato, Šarec ha detto che chi presenta degli emendamenti al Bilancio, deve chiarire pure come reperire i fondi per coprire spese aggiuntive. Da rilevare che la proposta SDS-NSI è stata appoggiata anche da alcuni deputati della coalizione; a questo proposito, Šarec si è limitato a dire che si tratta di pochi singoli e che, in ogni caso, bisognerà aspettare l'esito del dibattito in Aula. Šarec ha infine detto che, al momento non pensa di vincolare l'approvazione della doppia finanziaria con la fiducia al governo. Dopo la decisione del Partito Levica-Sinistra, di passare all'opposizione ponendo fine alla collaborazione con il governo di minoranza, la coalizione non ha più i numeri necessari; i voti per il varo della Finanziaria potrebbero comunque arrivare dal Partito Nazionale.
Delio Dessardo