Foto: BoBo
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Foto: BoBo/Igor Kupljenik
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Inadempienza la parola utilizzata più spesso dalla Presidente della Corte dei conti Jana Ahčin. Nel dettagliato rapporto è stato puntato il dito contro il Ministero della Trasformazione Digitale e della Giustizia. L'organo ha evidenziato gravi violazioni nella gestione del bilancio dello scorso anno. Non solo l'esecuzione delle spese è stata giudicata scorretta, ma anche la preparazione iniziale del bilancio è risultata fallace. L’acquisto dell'edificio sulla Litijska è stato oggetto di pesanti critiche, con il Ministero della Giustizia accusato di aver progettato un'operazione non conforme alle norme. La Corte ha inoltre sottolineato l'uso inappropriato della riserva generale di bilancio per finanziare l'acquisto. Le operazioni avviate sono state caratterizzate da una grave carenza di pianificazione, con una documentazione giudicata “incompleta” e l'assenza di una puntuale analisi delle offerte. Il tutto, sostiene la Corte, sarebbe avvenuto in assenza delle necessarie risorse finanziarie e senza alcuna previsione di budget. La decisione di attingere alla riserva generale dell’erario è stata definita illegittima dai revisori, in quanto non sussistevano le condizioni necessarie per tale riallocazione. Un comportamento che non solo ha comportato una dispersione di importanti soldi pubblici, ma ha anche minato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, è stato detto. La Corte ha sollevato perplessità anche sull'acquisto degli oltre 10 mila computer da parte del dicastero per la Trasformazione Digitale. In particolare, è stato sottolineato come il Ministero abbia proceduto alla spesa senza avere una chiara visione dei destinatari finali dei dispositivi e senza definire un piano di distribuzione coerente. (Ricordiamo che sulla questione, è stata presentata una seconda mozione di sfiducia nei confronti della Ministra Emilija Stojmenova Duh. La prima era stata depositata a marzo.) Ahčin ha evidenziato come questa mancanza di pianificazione abbia reso tutta la vicenda opaca e inefficiente. “Si tratta di fondi che devono essere trattati con la massima diligenza, soprattutto quando parliamo di una cospicua somma di denaro come cinque milioni di euro” ha dichiarato, rimarcando lo spreco e l’esempio di cattiva amministrazione. Le conclusioni della Corte dei conti pongono quindi in evidenza la necessità di una maggiore vigilanza e responsabilità nell'utilizzo dell'erario dello Stato.

Foto: Oglasno sporočilo/Pixabay
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