
Difensore civico cercasi. Il mandato dell'oramai ex ombudsman Peter Svetina è già scaduto e dal 24 febbraio l'istituzione è guidata dal vicegarante Ivan Šelih. Finora la presidente Pirc Musar non è riuscita a individuare un candidato che ottenesse il necessario sostegno di due terzi dei deputati. La scorsa settimana, dopo il quarto ciclo di consultazioni con i gruppi parlamentari, ha dichiarato che, nonostante gli "straordinari sforzi per trovare un candidato con il necessario sostegno," nessuno ha ottenuto voti sufficienti per la nomina. Per questo motivo, si legge in una nota del suo ufficio, il capo dello stato ha immediatamente avviato la ricerca di un nuovo candidato, convinta che la Slovenia, paese in cui il rispetto dei diritti umani è un valore fondamentale, debba al più presto avere un Garante dei diritti umani che svolga questo compito con impegno e coerenza.
In queste ore Pirc Musar ha individuato una nuova candidata per la carica, l'attuale vicegarante Dijana Možina Zupanc. La presidente ha già informato i partiti della coalizione della sue intenzioni. La notizia è stata confermata dalla capogruppo alla Camera di Movimento Libertà Nataša Avšič Bogovič che ha detto che ne parleranno nei prossimi giorni. Se la coalizione accetterà la proposta, la Presidente cercherà i voti mancanti tra i partiti di opposizione. La giurista era stata nominata vicegarante nel gennaio 2023, un incarico assegnatole dall'attuale coalizione, che quindi difficilmente si opporrà alla proposta. All'epoca Možina Zupanc fu sostenuta anche dai deputati del partito NSi, dai due deputati delle minoranze nazionali e dagli ex deputati di Svoboda Mojca Šetinc Pašek (NeP) e Tine Novak (NP). Assenti allora due deputati di Movimento Libertà, fu eletta vicegarante con i 59 voti necessari. Il difensore civico necessita, come detto, del sostegno di 60 deputati su 90. (ld)