Le elezioni europee in Slovenia si terranno domenica 9 giugno. Le procedure elettorali scatteranno l'11 marzo; da quella data potranno venir inoltrate le candidature. La presidente della repubblica Nataša Pirc Musar firmando il decreto di indizione della consultazione elettorale ha rivolto un appello ad andare a votare e a prestare attenzione alle notizie false. La Slovenia può contare su nove seggi al Parlamento europeo, uno in più delle precedenti elezioni di 5 anni fa, che faranno gli interessi del paese nell'unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini europei, ha ricordato Pirc Musar. La campagna elettorale per le elezioni europee ha proseguito il capo dello stato coinciderà inoltre con le celebrazioni per i 20 anni dell'ingresso della Slovenia nell'Unione europea, avvenuto il primo maggio 2004. Sono convinta, le parole della presidente, che l'adesione alla comunità europea abbia contribuito a migliorare le nostre vite, a rafforzare la nostra economia, a essere più consapevoli nei confornti dell'ambiente, dell'aria e dell'acqua, che i nostri insegnanti, studenti, ricercatori e operatori culturali abbiano oggi maggiori opportunità, senza dimenticare altri aspetti positivi dell'appartenenza alla casa comune europea. In giugno saranno chiamati alle urne circa 370 milioni di elettori europei di 27 paesi membri per eleggere 720 eurodeputati.
La presidente della repubblica, si è soffermata anche sul caso del volantino prelettorale dell'Europarlamento, sul quale la Slovenia è stata contrassegnata con lo stesso colore dei paesi dei Balcani occidentali e della Svizzera, che non sono membri dell'UE. La Slovenia si aspetta giustamente delle scuse, ha detto Pirc Musar, per l'errore contenuto nel volantino. Ha detto di essere rimasta negativamente sorpresa dalla pubblicazione della mappa dell'Unione Europea, dove a quanto pare alcuni funzionari europei commettono ancora un errore inammissibile, il suo commento. Ha ringraziato l'immediata attivazione degli attuali eurodeputati, che hanno chiesto una correzione alla mappa. Il rappresentante permanente della Slovenia presso l'UE, Iztok Jarc si è rivolto ieri con una lettera all'Europarlamento, esprimendo disappunto per il volantino preelettorale, raffigurante come detto una cartina geografica dell'Europa, in cui la Slovenia è contrassegnata come paese che non fa parte dell'Unione Europea, assieme a Svizzera e paesi dei Balcani occidentali. Ha chiesto il ritiro del volantino e un'adeguata correzione. Dall'Europarlamento hanno poi fatto sapere che si è trattato di un errore di stampa e che sono state già apportate le dovute modifiche.
A margine della firma del decreto di indizione delle elezioni europee si è soffermata brevemente sullo sciopero dei medici con un appello ad abbassare i toni. Ha invitato la categoria a sospendere temporanemante la vertenza e al Governo di accelerare il processo di riforma del sistema salariale. La situazione ha detto Pirc Musar, sta pesando sulle spalle dei pazienti, sempre più insoddisfatti e si rivolgono anche al suo ufficio con situazioni davvero difficili e pesanti, che sono giustamente insoddisfatti dell'agonia del sistema sanitario. Da una parte ha ribatio, lo sciopero è un diritto legittimo dall'altra non deve interferire nel diritto costituzionale degli altri ad avere cure mediche adeguate. (ld) (dd)