E' quanto sottolineato dal vicepresidente del sindacato Milenko Stanković, il quale avverte che l'esecutivo continua a non fare nulla per rispondere alle loro richieste che sono all'origine dello sciopero. "Sta diventando sempre più chiaro che i negoziati del governo sono solo fumo negli occhi degli operatori sanitari, dei pazienti e di tutti gli altri cittadini, in quanto l'esecutivo non ha nemmeno cominciato ad esaminare seriamente le richieste". Stanković ha ribadito che riguardano l'attuazione di quanto firmato dal governo un anno e mezzo fa e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale nell'ottobre 2022, cioè uno schema salariale separato per il comparto sanitario all'interno del settore pubblico, tale da inquadrare tutti i dipendenti sanitari, definendone le specificità. I ritardi, rileva il sindacato, non fanno che accelerare il collasso del sistema sanitario pubblico e lo confermano le fughe quotidiane di personale medico e altri profili professionali dalle strutture pubbliche. Questo lunedì il governo e il sindacato Fides si sono seduti nuovamente al tavolo negoziale, nel giorno di inizio dell'agitazione, che andrà avanti ad oltranza. Il vicecapo del gruppo negoziale del governo, Denis Kordež, ha dichiarato che la parte governativa ha presentato al sindacato le sue posizioni, che trasmetterà per iscritto, e si aspetta una risposta dalla controparte. Le trattative continueranno martedì, ha annunciato Kordež, che non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti. Dopo lo sciopero di avvertimento di martedì scorso, questa volta come detto si andrà avanti ad oltranza. Durante lo sciopero, accompagnato da assemblee dei dipendenti, la maggior parte degli ospedali annullerà o rinvierà servizi medici non urgenti. Un appello al governo affinché' trovi una soluzione garantendo condizioni di lavoro adeguate nelle strutture sanitarie pubbliche è stato lanciato da Nuova Slovenia. Qualsiasi ritardo e approccio non serio da parte dell'esecutivo viene interpretato come un atteggiamento di indifferenza nei confronti dei pazienti, rileva l'NSi.
Delio Dessardo