Il governo prosegua con le riforme. E' l'auspicio espresso dalla presidente della repubblica, Nataša Pirc Musar, a margine del secondo forum presidenziale a Brdo, incentrato sull'autosufficienza alimentare della Slovenia. Attuare le riforme, ha detto, ponendo in primo piano quella sanitaria. Ha valutato positivamente il fatto che sia stato evitato un rimpasto di governo, che avrebbe creato una sorta di "binario morto" per l'esecutivo interrompendo temporaneamente il suo cammino proprio sulla strada delle necessarie riforme. "Non sta a me giudicare in questo momento la situazione politica nel paese", ha detto Pirc Musar, "che si manifesta come una crisi nella coalizione o piuttosto come una crisi nella principale forza di governo. Sono convinta", ha aggiunto, "che quanti stanno governando si rendono conto di come sia importante per la Slovenia veder approvate e avviate riforme più che necessarie. Abbiamo infatti la sensazione che tutte si siano bloccate: l'unico a procedere regolarmente, ed è giusto che proceda, è il piano di ricostruzione post alluvioni. Ma anche le riforme sono urgenti, soprattutto quella sanitaria". La presidente conta di incontrare quanto prima il nuovo Ministro della salute, Valentina Prevolnik Rupel, per trasmetterle le raccomandazioni formulate al primo forum presidenziale, lo scorso maggio, che aveva avuto come argomento proprio la sanità. Pirc Musar è poi tornata ad esprimere fiducia nell'operato di Tatjana Bobnar, suo consigliere per la sicurezza. L'ex Ministro dell'interno, deponendo alla commissione parlamentare d'inchiesta su presunte ingerenze e pressioni della politica sull'operato della polizia, ha avuto parole di critica nei confronti del premier Robert Golob. A suo tempo si era dimessa proprio per contrasti con il capo del governo. "Ho fiducia nello stato di diritto", ha detto la presidente, "perciò lascio decidere alle istituzioni preposte". Ha ammesso che per la vicenda sono sorte determinate tensioni tra lei e il premier, ma di aver parlato qualche giorno fa con Golob per organizzare un confronto e discutere del futuro della Slovenia.
Delio Dessardo