A creare malumori all’interno della coalizione di governo è la decisone presa dal Movimento Libertà, senza previa discussione con i partner, di candidare l’ex Presidente della Corte dei conti, Tomaž Vesel alla carica di commissario europeo. Questo nominativo è stato annunciato dallo stesso premier Robert Golob durante il meeting di partito denominato “festival della libertà “. Vesel ha ammesso di essere in contattato da tempo con il premier, mentre gli SD e la Sinistra hanno affermato di aver appreso la notizia dai media; la candidatura ricordiamolo viene approvata dall’esecutivo dove è il partito del premier Golob in base al numero dei dicasteri guidati a detenere la maggioranza. Si ritira dalla corsa invece l’attuale eurodeputato del Movimento libertà, Klemen Grošelj, “il collocamento all'ottavo posto sulla lista rappresenta un voto di sfiducia al mio lavoro di deputato europeo. Penso che il mio lavoro sia stato buono, riconosciuto tra i colleghi, anche nella comunità internazionale” ha detto Grošelj annunciando il suo momentaneo ritiro dalla scena politica; i socialdemocratici hanno commentato sui social di rispettare la decisone presa su Vesel, “una decisone verrà presa a tempo debito” hanno scritto. Una presentazione prematura, hanno commentato i tre candidati alla leadership degli Sd, Beočanin, Prednik e Brglez, quest’ultima ha detto che non appena verrà eletto sarà lui a proporre una candidata alla carica. “Sicuramente, il Movimento ha in qualche modo la precedenza come partito che ha la maggioranza al governo” ha affermato la coordinatrice della Sinistra Asta Vrečko ribadendo che Vesel è un ottimo candidato in grado di garantire gli interessi della Slovenia. Matej Tonin di Nuova Slovenia ha detto che la credibilità del futuro commissario va guadagnata attraverso il voto, dello stesso parere Vladimir Prebilič a capo della lista Vesna secondo il quale questi discorsi vanno fatti in seguito all’esito elettorale. Prudente pure Urška Klakočar Zupančič, intervenuta recentemente su TV Slovenia, dicendo di non essere interessata alla guida del Movimento Libertà, su Vesel ha ribadito che “prima che Vesel diventi commissario europeo, ci sono ancora diversi passi da compiere, tra cui la sua elezione da parte della Camera”. Il politologo Marko Lovec ha invece recentemente te commentato la candidatura di Vesel, come un arma a doppio taglio in caso di un eventuale coalizione di centro destra europea ”con la vittoria del Partito popolare europeo in Slovenia, Janez Janša potrebbe essere un buon candidato per assumere la guida della difesa” ha detto.
Dionizij Botter