I deputati del Movimento Libertà, all’unanimità, hanno preso le difese del premier, Robert Golob, anche a capo del partito, a seguito della denuncia penale nei suoi confronti da parte della Polizia. Lo hanno fatto sapere i rappresentanti del gruppo di partito, sottolineando di avere fiducia nelle istituzioni dello stato di diritto. Gli eventi, che hanno portato alla denuncia, rappresentano un attacco contro il primo ministro, hanno aggiunto, e mirano ad impedire alla coalizione di svolgere il proprio lavoro per il popolo.
I partner di coalizione hanno sottolineato che per il momento le autorità competenti devono svolgere il proprio lavoro. La Levica/Sinistra si attende che il capo del governo dia delle spiegazioni alla coalizione, i Socialdemocratici ritengono invece che grazie alla denuncia siano state aperte questioni importanti. Dovranno comunque prima discutere di quanto accaduto all'interno del partito.
Nuova Slovenia ha intanto chiesto che Golob si presenti davanti alla Commissione d'inchiesta della Camera di Stato. Il che però, sembra, non succederà molto presto: la Commissione ha infatti ora il compito di esaminare il caso delle spie russe, e per il momento quindi non sono previste altre udienze, ha spiegato il presidente della Commissione, Aleš Rezar, dalle file del Movimento Libertà.
La presidente della Camera di Stato, Urška Klakočar Zupančič, ha affermato che le denunce nelle procedure preliminari non sono insolite. L'unica persona competente a decidere in merito al procedimento giudiziario è il pubblico ministero e comunque, ha aggiunto Klakočar Zupančič, l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Il legale di Tatjana Bobnar ha intanto dichiarato che la fase successiva del procedimento penale contro il premier Golob rientra nelle competenze del pubblico ministero, le pressioni dei media sulla procedura sono quindi inaccettabili. Ha inoltre rigettato le affermazioni secondo cui Tatjana Bobnar abbia iniziato una lotta politica contro Golob.