“Congratulazioni per la determinazione ed il coraggio per le attività, anche diplomatiche con la quale avete fermato, seppur temporaneamente la pressione migratoria ai confini polacchi” lo ha detto il premier Janez Janša a margine dell’incontro con il collega polacco Morowiecki. Secondo il leader SDS l’Unione Europea dovrebbe sostenere i singoli paesi membri alle prese con la difesa dei confini esterni Ue con finanziamenti e cofinanziamenti alle misure che vengono adottate tra le quali l’installazione di barriere fisiche che hanno il compito di limitare il fenomeno migratorio. “Queste barrire si sono dimostrate molto efficaci, nel limitare le migrazioni illegali e le violenze”, ha spiegato Janša. La Polonia e la Slovenia condividono le misure da attuare, lo ha detto invece Morowiecki, aggiungendo che la difesa dei confini è un compito che spetta ad ogni stato sovrano “ Ogni paese che decide di essere sovrano ha il diritto di decidere chi può varcare il suo suolo”, ha detto il premier polacco ribadendo che il conflitto non è mai una buona soluzione, in riferimento alle tensioni con la Bielorussia; “la Polonia in questo momento non sta difendendo solamente i confini interni, ma quelli dell’Ue e della Nato, la Slovenia condanna inoltre fermamente le attività del regime bielorusso di Lukashenko il quale strumentalizza le persone a fini politici e per destabilizzare l’Ue” a testimoniare i buoni rapporti tra i due paesi Janša ha ricordato che la Polonia ha inviato in passato diversi agenti della polizia per i controlli ai confini, solamente l’anno scorso sono stati respinti 14000 tentativi di ingressi illegali, ha detto Janša, mentre quest’anno 8500. Il premier sloveno ha inoltre detto che la Slovenia è pronta a ricambiare il favore e inviare glia genti sloveni. Entrambi hanno poi espresso perplessità per l’aumentata presenza dei soldati russi al confine ucraino e per la crisi della fornitura del gas che sta facendo lievitare i prezzi nell’Unione Europea. “Lanciamo un appello all’Ue e alla NATO di monitorare la situazione e impedire il ripetersi di quanto accaduto con l’occupazione della Crimea da parte russa”, ha detto Janša.
Dionizij Botter