Dopo che ieri diverse tonnellate di materiale utilizzato per la produzione di cemento si sono riversate nel fiume Isonzo, le autorità locali, dalla protezione civile ai vigili del fuoco, hanno spiegato che continueranno a monitorare il corso d'acqua anche in vista del previsto aumento del livello delle acque per le annunciate perturbazioni che interesseranno la regione e che sono già iniziate. Terminate, per il momento, le operazioni di pulizia; il comandante dei Vigili del fuoco di Caporetto, Andraž Mašera ha detto stamane all'agenzia STA che è stata rimossa dal fiume la barriera protettiva che ha lo scopo di bloccare la dispersione della sostanza inquinante, proprio in previsione dell'ingrossamento del fiume. Mašera ha aggiunto che oggi la situazione è migliorata anche grazie alla maggior quantità d'acqua che ha contribuito a diluire la sostanza inquinante. È stato accertato che la sostanza, un plastificante, è fuoriuscita dai depositi della società TKK di Srpenìca. Non è classificata come pericolosa, ieri era visibile sottoforma di schiuma in superficie per un lungo tratto. La società in questione ha provveduto di propria iniziativa a prelevare campioni d'acqua in vari punti, tra cui alla confluenza tra Isonzo e Tolminka, presso Tolmino, inviati poi per le analisi al laboratorio nazionale per la salute, l'ambiente e gli alimenti. Gli abitanti del luogo sono però preoccupati. Ieri sera una settantina di loro si sono radunati davanti alla sede della società TKK, accendendo candele sul marciapiede antistante. A loro volta hanno prelevato ieri campioni d'acqua dall'Isonzo annunciando che li faranno analizzare da laboratori indipendenti, pagando le spese grazie a donazioni, in quanto non si fidano dei risultati ufficiali delle analisi forniti dalle autorità.
Delio Dessardo