Il segretario di stato del Ministero degli interni, Franc Kangler respinge con fermezza tutte le accuse mosse su presunte ingerenze nell’operato della polizia. Secondo Kangler la politica dei quadri all’interno della polizia è stata portata avanti esclusivamente dal direttore generale. Secondo il presidente della commissione, Rudi Medved, della Lista Marjan Šarec “Kangler è noto per essere il reclutatore della polizia e del preposto Ministero; accuse respinte dallo stesso Kangler il quale ha ribadito che il sistema delle carriere all’interno della polizia funziona bene. Tra le accuse mosse, e prontamente respinte dal segretario di stato, vi è pure quella di aver posto la condizione all’allora direttore generale della polizia, Anton Travnar di cambiare al vertice dell’NPU, il centro investigativo nazionale, Darko Muženič. Accuse sono state lanciata anche sulla decisione presa di istituire un gruppo di lavoro con il compito di occuparsi delle migrazioni per il quale vi è il sospetto che ne fanno parte solamente gli agenti della criminalpol che si occupavano di questioni ritenute scomode dall’attuale governo; Kangler ha risposto che il gruppo di lavoro sta operando molto bene e si è reso efficace nel limitare le migrazioni. Kangler ha inoltre detto in riferimento alle proteste svoltesi in ottobre in concomitanza con il vertice Ue a Brdo presso Kranj che le misure adottate dalla polizia non sono state eccessive “gli agenti feriti sono stati sei, mentre tra i manifestanti solamente due”, ha detto Kangler a conferma della sua tesi. Medved a termine della seduta ha detto che l’udienza durata quattro ore ha messo in luce ingerenze politiche nel lavoro della polizia, cosa che è stata già evidenziata nel rapporto che verrà esaminato dalla Camera di stato a fine mese.
Dionizij Botter