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La Presidente della Repubblica ha detto che quanto successo venerdì alla Casa Bianca evidenzia mancanza di rispetto nei confronti di una persona, di un Capo di Stato pronto a negoziare; nessuno merita tale umiliazione, ha rilevato Nataša Pirc Musar, formulando un appello all'Unione Europea a diventare unita nel rispetto del diritto internazionale e soprattutto del principio di sovranità uguale per tutti i paesi. "È l'Ucraina che deve decidere quando smettere di lottare per la sua sovranità, per la sua integrità territoriale. Non penso che sia giusto costringerla alla resa", ha detto Pirc Musar, aggiungendo che spetta all'Ucraina dire quando vuole negoziare, ed è ciò che ha fatto il presidente Zelensky. "La Slovenia non accetterà che l'aggressore venga premiato e la vittima punita. Se il diritto internazionale non viene rispettato, Putin sarà seguito da altri con mire simili", ha avvertito, dicendosi indignata in quanto i colloqui sull'Ucraina si svolgono senza il coinvolgimento dell'Ucraina stessa. "Parlare di sicurezza nell'Unione o di Europa senza l'Europa è estremamente frivolo e ingiusto", ha detto. Per l'UE sta arrivando il momento di mostrare la propria unità e di dire chiaramente quale futuro vuole.
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La Ministra degli Esteri, Tanja Fajon, ha assicurato che dopo lo scontro alla Casa Bianca i capi diplomazia dell'UE si sono compattati esprimendo un sostegno unitario all'Ucraina. "Il messaggio chiave è che la Slovenia condanna l'aggressione russa e insiste sul fatto che l'Ucraina è un Paese sovrano, con la sua integrità territoriale; merita di vivere in pace e la Slovenia le garantirà pieno sostegno. Nella settimana entrante sono in programma a Bruxelles due appuntamenti, dai quali dovranno scaturire decisioni concrete su ulteriori aiuti all'Ucraina e sul rafforzamento delle capacità europee in materia di difesa e sicurezza", ha annunciato Fajon.
Delio Dessardo