Tredicimila computer in gran parte senza sistema operativo e senza antivirus, per un controvalore di 6 milioni e mezzo di fondi pubblici, una fornitura che, secondo l'SDS, giace ancora in magazzino. E' questo il perimetro dell'interpellanza parlamentare spiegato oggi dal deputato Tomaž Lisec, che ha utilizzato toni pacati e parole dure per accusare la ministra Stojmenova Duh di inadeguatezza e abuso del ruolo governativo.
La necessità di presentare un'interpellanza, ha spiegato Lisec, è nata dalle risposte evasive che la ministra ha dato alle tre interrogazioni parlamentari recapitate finora. Tuttavia la tempistica non è ancora chiara. Lisec, infatti, ha affermato che la decisione di depositare l'interpellanza dipende anche dalle tempistiche legate a quella nei confronti della ministra della Giustizia, Dominika Svarc Pipan, incagliata in una compravendita fuori i parametri di mercato per un nuovo stabile ministeriale. Dal momento in cui viene formalizzata l'interpellanza, infatti, la ministra dovrà rispondere in Camera di Stato in un periodo compreso fra i 15 e i 30 giorni, per cui si è deciso di temporeggiare a causa di questioni personali della Guardasigilli, mentre nei confronti di Stojmenova Duh si procederà tra oggi e domani. Dal partito Movimento Libertà, cui appartiene la ministra, si sono detti pronti a commentare l'interpellanza quando verranno a conoscenza del contenuto.
Lisec ha poi puntato il dito contro la ministra, accusata di aver mancato la data del primo gennaio per istituire un meccanismo che regolamenti l'assegnazione e l'utilizzo di questi computer. Situazione che Movimento Libertà intende superare con un emendamento alla legge sulla promozione dell'inclusione digitale, mossa che però l'SDS vuole bloccare. Motivo per cui il principale partito d'opposizione, con questa interpellanza, intende chiamare in causa anche il premier stesso, chiedendo a Golob di rimuovere Stojmenova Duh.
Valerio Fabbri