Marcel Kačinari è stato un precursore, il primo a valorizzare i calciatori sloveni in un mercato ed un campionato difficile come quello italiano.
Lo ha ricordato anche il collega di TV Capodistria, Arden Stancich, amico fraterno di Kačinari, nel commosso elogio funebre per l'agente recentemente scomparso. Un infarto fulminante è stato fatale per il cinquantaquattrenne, mentre si trovava a Belgrado per osservare alcuni giocatori.
Apprezzato per la sua correttezza e professionalità, ben voluto dalla maggior parte dei dirigenti calcistici italiani, qualche anno fa portò alla ribalta talenti sloveni come Rene Krhin e Vid Belec, passati dal Maribor all'Inter. Quest'ultimo era presente anche al funerale, come del resto Sebastian Berko, che giocò, tra le altre squadre, nella Triestina quando gli alabardati militavano con successo nella serie B, e Domen Črnigoj, centrocampista che nell'ultima stagione ha giocato nella Salernitana.
Molti altri volti noti hanno voluto rendere omaggio a Kačinari, tra gli altri, l'allenatore Rodolfo Vanoli, l'arbitro internazionale Damir Skomina, oltre al sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, con altri rappresentanti del Comune, tra i quali il vicesindaco italiano Mario Steffé.
In rappresentanza della UI (che ha anche omaggiato Kačinari con una ghirlanda) presente Marko Gregorič, che ha ricordato anche la disponibilità e l'impegno sociale del manager, tanto da aver aiutato l'Unione Italiana a trovare un collocamento per l'Ufficio Europa, affittando all’organizzazione una delle sue proprietà.
Prima dell’inumazione, inoltre, la figlia di Kačinari ha dedicato un ultimo toccante ricordo al padre scomparso.
Davide Fifaco