Deplorevole e agghiacciante il gesto poi trasmesso sui social di una donna che è entrata nella Casa dell’anziano di Grosuplje per colpire a più riperse l’anziano parente che alloggia nella struttura. Secondo fonti ufficiose si sarebbe trattato della nipote della vittima; immediato l’intervento della dirigenza e del personale sanitario che hanno fornito un immediato sostegno alla vittima. Sono stati poi immediatamente informati dell’accaduto i parenti della vittima e condotti i colloqui con il personale della struttura e i restanti ospiti della struttura. Il Ministero e la dirigenza hanno risposto immediatamente all'increscioso incidente avvenuto, Metka Velepec Šajn, direttrice della struttura ha spiegato che tutti i dipendenti della struttura sono “scioccati per quanto successo e condannano fermamente l’accaduto”, ribadendo una “tolleranza zero per la violenza”; la direttrice ha poi precisato che la reazione dei dipendenti è stata immediata, sono stati subito avvisate la direzione, le unità sanitarie e la polizia, ha detto. La vittima ha ricevuto tutta la protezione e assistenza psicosociale necessaria, “la vittima” così la direttrice “non ha subito lesioni gravi”, mentre in questo momento la struttura collabora per fare chiarezza sull’accaduto con tutti gli organi preposti. Intervenuto sull’accaduto pure il rappresentante del Ministero, il segretario, Luka Omladič, questi ha ricordato come tra i soggetti più vulnerabili vi figurano gli anziani; sull’accaduto ha ribadito che la struttura ha reagito adeguatamente, mentre le violenze nelle case di riposo restano sporadiche, ma comunque un problema che va affrontato a livello sistemico, ha detto Omladič ricordando che l’istituzione del gruppo consultivo ha svolto u dettagliato rapporto sulla situazione vigente in Slovenia per quanto riguarda l’attuazione dei protocolli in questi casi. Omladič ha poi ricordato che il tema degli abusi subiti dagli anziani sarà ’ soggetto ad un’ampia campagna di sensibilizzazione.
Dionizij Botter