E' stato un lunedì scoppiettante per l'aula parlamentare, con il confronto diretto fra l'esecutivo e i deputati.
La riforma sanitaria, al quale Golob rivendica ogni volta di essere sensibile e di non volerlo politicizzare, ha trovato la convergenza fra la questione posta dalla deputata di Nova Slovenija Iva Dimic e lo stesso premier, che ha raccolto le critiche di inefficienze e ritardi su un argomento che sembra non trovare un binario sul quale muoversi. Golob ha detto che i problemi sono trentennali, e l'unica differenza con il passato è che ora vengono a galla grazie alla trasparenza e all'impegno che caratterizzano l'operato del governo. Ma il dossier sanità rimane fermo alle bozze di leggi su digitalizzazione e rinnovamento, con un dialogo fra squadra ministeriale e consiglio strategico per la sanità che non trovano la quadra per presentare una bozza da condividere con le parti sociali, che pure dovrebbero essere coinvolte entro la fine del mese.
Golob ha poi respinto le accuse mosse dal deputato del Partito Democratico Sloveno, Žan Mahnič, in merito a nomine definite clientelari in posizioni di vertice nelle aziende statali, dove ora siedono persone molto vicine al premier.
E se la domanda annunciata dalla capogruppo dell'SDS, Jelka Godec, sulla sicurezza delle operazioni digitali si è trasformata in un'ironica richiesta di chiarimenti al premier sul furto di identità digitale subito in Romania, dove era aperto a suo nome un conto corrente bancario chiuso prima dell'ingresso in politica, in termini di gestione pratica degli affari pubblici Golob ha annunciato che la Slovenia si doterà di quattro velivoli di soccorso per rinforzare la sua capacità di domare gli incendi, alla luce delle drammatiche vicende vissute l'estate scorsa sul Carso, completata anche da una migliore formazione dei vigili del fuoco.
Martedì il parlamento voterà sulla legge che ripristina l'obbligo di emissione dello scontrino fiscale, bloccata dal veto sospensivo del Consiglio di Stato, e dibatterà del programma pluriennale per lo sviluppo e l'equipaggiamento dell'esercito sloveno.
Valerio Fabbri