È durata pochi giorni la decorazione natalizia della fontana Da Ponte di Capodistria. Dopo l'ondata di proteste scoppiata sui social-media e la protesta organizzata da "Levica - Sinistra", la municipalità ha deciso di liberare il monumento dalle composizioni di plastica che lo cingevano. Successivamente lo stesso Comune ha inviato un comunicato stampa nel quale si afferma che le decorazioni sono state installate a causa di un errore di comunicazione tra gli uffici comunali e la stessa società di illuminazione.
Non sono di certo piaciute, ad una gran parte dei capodistriani, le decorazioni con composizioni di luci e fiori che negli scorsi giorni erano state installate sulla fontana Da Ponte. Le proteste dei cittadini sui social media hanno portato il partito "Levica - Sinistra" ad organizzare una manifestazione di protesta, questa mattina, davanti alla stessa fontana, quando però le decorazioni erano state già levate dal Comune, che in un comunicato stampa parla di un fraintendimento con la società di illuminazione, che si è completamente assunta le responsabilità della decorazione.
Rimangono le perplessità su quanto realmente accaduto, in particolare sull'opportunità o meno di decorare dei monumenti di valore storico, specialmente in modo così pomposo. Il filosofo , presente alla manifestazione, ha sottolineato come fortunatamente l'azione di Levica sia riuscita, visto che le decorazioni erano totalmente kitsch, ed ha poi aggiunto: "come disse Greenberg, famoso critico d'arte statunitense degli anni '30, il kitsch è una forma vuota che sostituisce l'essenziale. In questo caso si tratta proprio di questo".
Soddisfatto del risultato ottenuto anche Matej Tašner-Vatovec, deputato di Levica: "c'è stata una forte reazione, non soltanto sui social ma anche tra alcuni professionisti nel campo della cultura e del patrimonio artistico. C'è stata inoltre una forte reazione del pubblico: i cittadini di Capodistria vogliono vedere la città abbellita, ma bisogna ricordare che viviamo in una città storica, che di per sé è un monumento culturale, quindi bisogna progettare con molta cura come e dove piazzare certi elementi di decoro. Quello che ha fatto il comune è stato non solo molto oneroso (si parla di una spesa di mezzo milione di euro), ma anche un progetto che stona. Il passo indietro spero sia un momento di riflessione. Alzare un po’ la voce, da parte dei cittadini, far vedere che non concordiamo con alcune soluzioni intraprese, ha portato qualche risultato. Credo che bisogna perseverare con queste azioni, così inizieremo anche un dialogo tra comune e cittadini. Poi il problema, in questo caso, non riguardava solo le luci di Natale e Capodanno della fontana Da Ponte, ma tutta l’illuminazione già presente in città. Tutte le decorazioni risultano esteticamente poco compatibili con la città. Bisogna chiarire che è evidente che si tratta di un progetto di “pubbliche relazioni” per le elezioni locali, visto che le luci di Capodanno sono state affisse in ottobre, scelta un po’ strana… Il concetto è sbagliato’ addobbare la città due mesi prima delle festività è una scelta perlomeno strana. Ora credo che il Sindaco nei prossimi giorni accuserà il nostro partito di aver “rubato” le festività alla città. Noi invece ribadiamo che si può predisporre l’illuminazione anche in modo diverso e spero che il Comune lo recepisca!”.
Davide Fifaco