Il procuratore capo europeo Laura Kövesi, in missione a Lubiana, ha sottolineato che nessuno può rimuovere i procuratori delegati europei senza il consenso del procuratore capo europeo. Ha poi evidenziato le pressioni sulla Procura della Repubblica, attraverso le annunciate modifiche di legge per toglierle competenze e ha invitato i pubblici ministeri sloveni a rimanere vigili, a dire la loro, in quanto non verranno lasciati soli. Kövesi ha ricordato nell'occasione che il Collegio della Procura europea ha nominato i due delegati sloveni, Tanja Frank Eler e Matej Oštir per un mandato pieno, di cinque anni, iniziato il primo dicembre. Ha inoltre richiamato l'attenzione sulle pressioni a cui è soggetta la magistratura in Slovenia, sottolineando l'importanza di una magistratura indipendente, in grado di assicurare che davanti alla legge tutti siano uguali. La nomina dei delegati sloveni è soltanto l'inizio ha poi aggiunto, ora si tratta di lavorare, studiando tutte le denunce che arriveranno, valutare il tasso di criminalità, avviare indagini. Dall'inizio dell’attività, lo scorso giugno, la procura europea ha avviato più di 500 indagini penali, per un danno complessivo stimato intorno ai cinque miliardi di euro.
Il procuratore generale della repubblica, Drago Šketa ha spiegato che in Slovenia sono state aperte da 20 a 30 inchieste.
(dd)