Dopo la lunga ondata di maltempo con temporali, grandine e forti venti che per giorni ha flagellato l'intero paese provocando danni ad abitazioni, scoperchiando tetti, reso inagibili molte viabili, martoriato il patrimonio forestale e distrutto in alcune zone interi raccolti, finalmente, secondo gli ultimi bollettini meteo, si avrà una tregua. Al mattino sono attese ancora piogge sparse, mentre dal pomeriggio è in arrivo un graduale miglioramento. Potranno riprendere così a pieno ritmo le operazioni di sanamento dei danni, come nel Litorale settentrionale, colpiti ieri l'altro da una forte perturbazione, che ha privato della corrente elettrica 22 mila utenze, anche oggi proseguirà il lavoro di ripristino della rete. A dare man forte in molte aree saranno anche gli effettivi dell'esercito.
L'ufficio della protezione civile riferisce che solo nelle ultime 24 ore ha registrato ben 1979 eventi che hanno visto impegnati il personale della protezione civile e quello dei vigili del fuoco provenienti da 451 unità. Per far fronte alle calamità sono intervenuti anche i servizi pubblici e 102 membri dell'esercito sloveno.
Possiamo dunque affermare l'adagio popolare - non esistono più le mezze stagioni - un'altra volta si è materializzato, sintomo che un cambiamento climatico è in atto e confermato da sempre più frequenti fenomeni estremi. Le allerte maltempo gialle, arancioni o rosse, negli ultimi giorni, sono state all'ordine del giorno, con un susseguirsi forse mai visto in passato. E alcune zone, come detto, sono state letteralmente flagellate da intense precipitazioni che in poche ore hanno scaricato sul territorio l'equivalente di mesi di pioggia, causando ingenti danni e disagi verosimilmente mai registrati nel recente passato.
Corrado Cimador