Il Ministro della difesa, Marjan Šarec, ha detto che gli interventi più urgenti stanno procedendo regolarmente e in modo efficace. Ha assicurato che in caso di necessità anche gli effettivi delle forze armate sono pronti a dare una mano per aiutare nelle operazioni di sanamento. Sono oltre 150 i comuni sloveni colpiti dal maltempo, come rilevato dal segretario di stato al ministero della difesa, Rudi Medved, impegnato in sopralluoghi nelle municipalità che hanno subito i danni più gravi. Il capo della protezione civile, Srečko Šestan, ha illustrato la tabella di marcia per il coordinamento degli interventi a breve e lungo termine; questo venerdì riunione con il ministro dell'ambiente e delle risorse naturali, Uroš Brežan, lunedì consultazione con il capo del governo, Robert Golob, al quale verrà presentato il pacchetto di provvedimenti per sanare le conseguenze del maltempo. Šestan ha anche colto l'occasione per un appello ai cittadini: il tempo resterà instabile fino a sabato, ha avvertito; quindi, fare molta attenzione alle previsioni meteo e non esporsi a rischi inutili quando arrivano perturbazioni come quelle degli ultimi giorni. Šestan invita a non avventurarsi in escursioni, soprattutto in montagna, che possono avere tragiche conseguenze e mettere a grave rischio non soltanto gli escursionisti ma anche i soccorritori. Un esempio su tutti, quanto successo questo mercoledì, quando la Slovenia è stata attraversata in più ondate da una perturbazione con vento fortissimo, pioggia e grandine, peraltro ampiamente preannunciata. Una comitiva composta da oltre 120 escursionisti, tra cui una trentina di non vedenti o ipovedenti e una trentina di loro accompagnatori, è rimasta bloccata mentre rientrava dopo una salita sul monte Triglav-Tricorno, in quanto la strada risultava ostruita da un numero enorme di alberi sradicati. Il gruppo è stato sistemato in un rifugio per il pernottamento, mentre le squadre di soccorso hanno lavorato a lungo e non senza rischi per liberare la strada. Gli uomini del soccorso alpino sono riusciti a raggiungere il rifugio poco prima di mezzanotte, portando cibo e medicinali. Il giorno successivo la comitiva è stata riportata a valle, dopo che la strada è tornata parzialmente agibile. In precedenza, tre escursionisti, con problemi di salute, erano stati prelevati da un elicottero. Evacuata anche una famiglia di turisti francesi, che aveva trascorso la notte in auto.
Delio Dessardo