Foto: PiNA/Erik Mihelič
Foto: PiNA/Erik Mihelič

Per la Camera di Commercio gli interventi non rispondono a quelle che sono le vere sfide per l'economia, la Camera dell'Artigianato fa presenti i rischi derivanti dal rallentamento della crescita e da un quadro economico peggiorato e manifesta la propria contrarietà a nuove tassazioni.
Il direttore della Camera di commercio, Mitja Gorenšček evidenzia la necessità di risolvere problemi come alta tassazione del lavoro, scarsità di investimenti nella ricerca e nello sviluppo, poca competitività nell'attirare e tutelare quadri professionali determinanti per l’attività aziendale. Incentivi fiscali per giovani professionisti dall'estero sono i benvenuti, ma insufficienti e soprattutto discriminatori nei confronti di altri profili analoghi, sia dall'interno che dall'estero, rilevano dalla Camera di commercio. Si esprime contrarietà all'aumento delle accise sugli alcolici e dell'IVA sulle bevande zuccherate, provvedimenti che non daranno i risultati sperati, da una parte aumento degli introiti nella casse dello stato e miglioramento della salute pubblica, dall'altra però minore compatibilità' dell'industria alimentare slovena. Viene citato un esempio. già oggi il 40 percento del prezzo della birra è costituito da accise. La Camera dell'Artigianato dal canto suo ribadisce il NO a nuovi oneri fiscali. Come evidenziato dal suo presidente, Blaž Cvar, il rallentamento dell’economia tedesca fa già sentire i suoi effetti sull'artigianato e sull'imprenditoria sloveni, in particolare le aziende che operano nel ramo metallurgico registrano un calo delle ordinazioni e le previsioni per il prossimo trimestre in Germania non sono favorevoli, al contrario. Al governo vengono chiesti provvedimenti tempestivi, per contrastare le tendenze negative nell'economia, non pensare ad ulteriori oneri amministrativi e finanziari.

Delio Dessardo