La decisione arriva a poco più di un mese dall'espulsione dal principale partito di governo e maggiore forza politica alla Camera di Stato. "Ho deciso di andarmene", ha spiegato la parlamentare, "per facilitare il lavoro del capogruppo del Movimento Libertà, Borut Sajovic, in materia di rispetto del regolamento di procedura della Cannera".
Ha detto di essere stata esclusa da tutti gli organismi parlamentari, il gruppo di cui faceva parte ha proposto anche il suo esonero da presidente della commissione d'inchiesta che indaga sul presunto finanziamento illecito dei partiti. Al suo posto è stata nominata Tamara Vonta. Al gruppo parlamentare del Movimento Libertà rimprovera di non averle dato la possibilità, dopo l'espulsione dal partito, di svolgere il proprio lavoro in conformità con la costituzione, la legge sui deputati e il regolamento della Camera di Stato. Tornando sulla sua espulsione, Mojca Šetinc Pašek ha ribadito che ancora oggi non riesce a capirne le ragioni, di essere stata oggetto di false accuse, ma di voler lasciarsi alle spalle quanto successo. Il capogruppo Borut Sajovic ha detto di rispettare le scelte della collega, ma che il suo compito è di mantenere l’unità e tutelare gli interessi del partito. Per quanto riguarda la guida della commissione di inchiesta questo ruolo spetta al Movimento libertà e qui non ci sono dubbi, ha aggiunto Sajovic. Mojca Šetinc Pašek era stata espulsa dal Movimento Libertà a fine ottobre, alla riunione del consiglio del partito. Nell'occasione il premier e leader del partito, Robert Golob non aveva commentato nei dettagli la decisione limitandosi a dire che in una squadra deve essere chiaro in quale porta si deve tirare, se un giocatore comincia a fare autogol per lui non c’è più posto. Golob aveva parlato di ruolo divisorio all'interno del partito. In una prima reazione, la Šetinc Pašek aveva detto che le modalità dell'espulsione esprimevano il disastroso stato di democrazia nel Movimento Libertà.
Delio Dessardo