L’invito inviato a nome del governo dal segretario di stato Vinko Gorenak è stato esteso anche ai deputati del Desus, del partito nazionale e ai due deputati delle minoranze. Questa notizia ha creato un notevole disagio inquanto i deputati al seggio specifico, SNS e Desus non sono dei partner formali della coalizione, ma molto spesso appoggiano in sede di voto la coalizione guidata da Janša; SNS e Desus fanno addirittura formalmente parte dell’opposizione. Oltre ai parlamentari sono stati invitati anche i Presidenti dei partiti e i Ministri; secondo indiscrezioni Janša starebbe sondando il terreno per capire quali sono i futuri progetti che potrebbe portare in porto il governo di minoranza, che può contare su 37 voti. Secondo fonti ufficiose, riprese dall’agenzia N1, l’esecutivo vuole essere sicuro di avere i 46 voti necessari per attuare le modifiche alla legge sul reddito. La votazione prevista il 15 di dicembre era stata spostata per le assenze di alcuni parlamentari. Un altro progetto che necessita del sostegno “esterno” è anche quello della legge sull’istituzione del fondo demografico. Anche questa proposta è stata rimosso dalla procedura parlamentare a luglio. Janša sarebbe intenzionato ad abbandonare le proposte di legge che non hanno garantiti i 46 voti. Ma intanto il gruppo parlamentare del Desus ha già fatto sapere che non intende partecipare alla riunione ribadendo che fanno parte dell’opposizione. Ma particolarmente calda sul fronte politico è la situazione nel centrosinistra con l’ingresso di nuove formazioni oltre a quelle riunite nella coalizione KUL composta da SD, Lista Marjan Šarec, partito Alenka Bratušek e Levica-Sinistra. La new entry, Robert Golob viene dato come la rivelazione politica dagli ultimi sondaggi e potrebbe accogliere i parlamentari insoddisfatti, tra i quali l’attuale indipendente Janja Sluga. Un altro ex SMC, Igor Zorčič il quale starebbe fondando l nuovo partito denominato Lide potrebbe stringere un’alleanza con Golob come anche l’ex Ministro dell’ambiente Jure Leben il quale ha fondato “Il partito delle azioni verdi”. Il parlamentare del Desus, l’isolano, Branko Simonovič è invece impegnato nei colloqui con Nuova Slovenia, il Nostro paese di Aleksandra Pivec e Uniamo la Slovenia. Mentre ieri è stato costituito da 57 sindaci il club dei sindaci indipendenti con la volontà di ritagliarsi uno spazio maggiore sulla scena nazionale. Anche l’Istituto 8 marzo ha annunciato ieri l’intenzione di partecipare alle prossime politiche.

Dionizij Botter

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