Mai ripartenza è stata altrettanto festosa. Sabato scorso, prima giornata di riapertura di Palazzo Belgramoni-Tacco, il Museo regionale di Capodistria ha registrato un afflusso
di ben cinquanta visitatori, ovviamente con regole severe per la sicurezza di tutti, tra disinfezione della mani, mascherine e distanziamento. Per favorire il ritorno del pubblico dopo tre mesi, a parte una 'finestra' natalizia di cui hanno approfittato in pochi, il museo capodistriano ha anche introdotto il biglietto d'ingresso gratuito.
"Le visite sono state eccezionali", dice il direttore Luka Juri. "C'è stato molto interesse, molto entusiasmo. La gente aveva bisogno di godere di un po' di normalità, e il Museo con i suoi beni culturali indubbiamente rappresenta un segno di normalità. Da qui anche la nostra decisione di offrire l'ingresso gratuito". L'invito del direttore, ora, è quello di non lasciarsi sfuggire l'occasione, "anche perché sinceramente non sappiamo quanto resteremo aperti, viste le notizie un po' schizofreniche che arrivano dal governo". Da mercoledì la regione torna, sembra, in zona nera. "Esatto. Un fatto che si commenta da sé. Un governo che apre le istituzioni il sabato per richiuderle il mercoledì dopo non credo necessiti di altre valutazioni".
Oltre alla collezione permanente, si segnala la possibilità di visitare la mostra "Capodistria 1797 - 1945", sui personaggi illustri che hanno contribuito a scrivere la storia della città dalla caduta della Repubblica di Venezia alla fine della seconda guerra mondiale, un'esposizione allestita nella galleria del Museo regionale all'interno del progetto Capodistria 1500.
Ornella Rossetto